4 gennaio 2016

Si torna a suonare live!



Noi torniamo a suonare al LOL!
Questa volta di spalla ai Buchi Neri Supermassicci, una ottima tribute band dei Muse fondata dal Tompa. Ce la giochiamo in casa dunque!
Se vi va di ascoltare un po' di buona musica venite al LOL, 22 gennaio, noi cominciamo alle 21.30 e a seguire i BNSM... Enjoy!

2 gennaio 2016

Quale canzone dei LUST preferisci?

Recentemente siamo sempre più indecisi? Se avessimo poco tempo per suonare in un live e potessimo scegliere solo alcune delle nostre canzoni, quali dovremmo suonare?
Allora abbiamo pensato ad un sondaggio...
Potete dare da una a tre risposte e ovviamente sono invitati a partecipare tutti quelli che conoscono almeno una nostra canzone... forza ragazzi, abbiamo bisogno di voi!

2 maggio 2015

Le Urla Sui Tetti - Fase 2



Chi ha seguito gli eventi che hanno caratterizzato la band negli ultimi mesi avrà compreso perché questo prolungato silenzio. Per chi non conosce la storia ve la raccontiamo in poche righe.
Il 31 gennaio è uscito il nostro primo cd autoprodotto, "Punti di luce nel vuoto". Avremmo dovuto spingere sull'acceleratore e invece un'improvvisa notizia ha raffreddato i nostri entusiasmi. Matteo ci ha comunicato che se ne sarebbe andato dall'Italia, destinazione Thailandia, a vivere, cercare lavoro, ricostruire una vita che evidentemente in Italia non stava andando per il meglio. Detto fatto, Matteo è partito un mese fa, il 3 aprile 2015, alla volta di Bangkok. Abbiamo avuto il tempo di accettare l'idea di perdere il Fratto, di farcene una ragione, di organizzare un live, che si è tenuto al Gratis club di Senigallia, il 29 marzo. Il live al Gratis è stato un triplice appuntamento con la storia dei LUST: il live di presentazione di Punti di luce nel vuoto, l'ingresso ufficiale nei LUST di Tommaso Conti, alla chitarra, e l'addio a Matteo. Nel frattempo c'è il Blizzard, con sopraggiunti problemi familiari che lo stanno tenendo lontano dalla Band, anche se solo momentaneamente. Che cosa aggiungere? Si è aperta necessariamente una fase due per Le Urla Sui Tetti e i rimanenti LUST si sono adattati alle circostanze facendo quello che sanno fare meglio, reagire agli imprevisti, tirare fuori le palle e continuare a suonare, anche quando il dolore momentaneamente prende lo spazio del divertimento e della gioia.

Continueranno a risuonare le barbariche urla sopra i tetti del mondo!

31 gennaio 2015

Punti di luce nel vuoto...


Eccoci... un sogno che si realizza!
Nella prima metà degli anni 90' non era ancora arrivato internet, era certamente l'era dell'analogico che solo dopo diversi anni avrebbe lasciato spazio al digitale. A quel tempo l'idea di produrre un cd era un sogno di non facile realizzazione e si guardava con vera ammirazione a quei pochi, pochissimi gruppi che, perseverando e investendo forze e risorse, riuscivano nell'impresa. Poi è arrivato internet e le mille facilitazioni che esso ha determinato. Ma noi a quel tempo eravamo gli Alternativa Budapest, un "gruppaccio" con poche chance di riuscita, pochissimo seguito, scarse idee e anche un po' confuse. Abbiamo preso la decisione che andava presa: abbandonare le scene musicali, proseguire nella vita, ognuno per la propria strada. Il sogno di produrre un cd lo abbiamo chiuso a chiave dentro il famigerato "cassetto".
Poi "cresci", percorri la tua strada e dopo molto camminare ti guardi indietro e pensi che sì, forse è il momento di riaprire quel cassetto e vedere cosa si può fare.
Ora basta con le parole! Tutto è più semplice di quanto possa sembrare: oggi è semplicemente il giorno del sogno che diventa realtà!
Proclamiamo ufficialmente il 31 gennaio 2015 "data di uscita" di Punti di luce nel vuoto. 
Le canzoni sono tutte ascoltabili su SoundCloud, mentre l'album è nelle nostre mani: 300 copie stampate e pronte per essere diffuse!
Chi ne vuole una?



19 gennaio 2015

1 - Il cuore rivelatore

Ci siamo quasi... Punti di luce nel vuoto, autoprodotto da Le Urla Sui Tetti (LUST/AquilaBastarda), registrato, mixato e masterizzato da Alex Gregorini (Wild Street Records) è quasi tra le nostre mani.

Oggi pubblichiamo qualche informazione sulla canzone d'apertura dell'album, "Il cuore rivelatore".
Avevamo un'idea musicale che negli ultimi tempi degli Alternativa Budapest  Manuel ha presentato  al gruppo. Daniel è un amante di Edgar Allan Poe e l'idea di mettere in musica uno dei suoi racconti è vecchia come il pezzo strumentale di Manuel. Solo nel 2012 Daniel ha terminato il testo della canzone completando l'idea originaria. Bello che la band abbia deciso che Il cuore rivelatore fosse il pezzo iniziale del loro primo album è come dire: eccoci qui... partiamo ricominciando da quello che avevamo lasciato incompleto!



Il cuore rivelatore
(Testo: Fiacchini D; Musica: Le Urla Sui Tetti) 

No, non è follia, è lucida rabbia
che cresce inarrestabile, giorno dopo giorno.
Scopo non ne avevo, odio neppure,
non subivo torti, non volevo soldi.
Ma sono nervoso, lo sono sempre stato,
senso acuito, udivo l'infinito.
Così si è trasformata la rabbia in ossessione.
È colpa di un abbaglio, dell'occhio da avvoltoio.

No, non è follia, certo che non è follia,  la mia è solamente rabbia
No, non è follia, non pensare che lo sia la mia è solamente rabbia

Non è colpa mia, non è colpa sua,
È solo la rabbia che monta come onda. 
E quanta cautela, quanta accortezza
nel rendere tale il mio piano infernale,
Poi aumenta il furore per via del rumore
rumore di cuore che non so sopportare.
Imperdonabile ma inarrestabile;
uccido il vecchio immobile (uccido il vecchio immobile)

Certo incomprensibile, quasi insopportabile,
Sento il cuore battere, sento il cuore battere,
Smettila di fingere, sotto quelle tavole 
vedrai il cuore battere, vedrai il cuore battere. 

18 gennaio 2015

2 - Soldato

La seconda dell'album!
La conoscete perché l'abbiamo presentata come nostro "singolo" d'esordio.
"Smettila di vomitarmi in faccia le ragioni..."
Una canzone partorita in un pomeriggio del 2006. Fabrizio era in casa con una chitarra, un pezzo di carta e una penna... melodie e parole si sono materializzate rapidamente, una di quelle canzoni che vengono di getto e visto il risultato possiamo definirlo una sorta di "rigurgito" antimilitarista.  Una canzone che inizialmente il Blizzard pensò in versione Reggaeggiante.
Quando gli altri della band hanno ascoltato la versione originale la decisione di trasformarla è stata immediata ed ora di reggae non è rimasto più nulla... ma i LUST sperano piaccia ugualmente!

Ascoltatela bene! Soldato su SoundCloud


Soldato
Testo: Zottola F; Musica: Le Urla Sui Tetti


Soldato, smettila di vomitarmi in faccia le ragioni. 
Il cranio del tuo viso ha spento il mitico sorriso.
E adesso chiudi quella bocca con quell'alito di peste
che tanto fiato a cosa serve quando in testa non hai niente. 

Sei solo un cane che abbaia a comando, sei solamente un cane al guinzaglio, 
lasciali stare i tuoi motivi arcani, che con la guerra non si fa la pace; 
io vedo il sole, io vedo il mare, sento nell'aria quell'odore di sale 
ma suoni distorti e lontani ne confondono i silenzi.  

Soldato, smettila di agitare in aria le tue mani, 
le mie orecchie sanno bene ciò che è giusto e ciò che è male; 
adesso chiudi quella bocca con quell'alito che infetta, 
io sono immune da ogni forma di potere e onnipotenza. 

Sei solo un cane che abbaia a comando,  sei solamente un cane al guinzaglio, 
lasciali stare quei motivi strani, sai con la guerra non si fa la pace; 
roventi riaffiorano relitti dai mari spettri di navi da guerra  
la polvere del tempo cancella tracce di esseri umani sbarcati a terra. 

Sei solo un cane che abbaia a comando, sei solamente un cane al guinzaglio, 
lasciali stare i tuoi motivi arcani,  che con la guerra non si fa la pace; 
io vedo il sole, io vedo il mare, vedo uragani sopra lo stivale, 
nubi e orizzonti lontani che nascondono fantasmi… 
che nascondono fantasmi…  
che nascondono fantasmi… 
che nascondono fantasmi…

17 gennaio 2015

3 - Dipendenza

Dipendenza!
Una delle prime canzoni create dal trio Seventy Less One e immediatamente perfezionata dai LUST nei primi mesi del 2012. La canzone, al momento dell'esordio del 2012, si presentava già particolarmente definita e con una buona resa sonora, tanto che la band, nel corso della settimana precedente al suo primo live (del 3 marzo 2012, al Gratis club di Senigallia) fece ascoltare il pezzo in radio, nella trasmissione "Anteprima Scorribande" di Radio Velluto.
Daniel, che ne ha scritto il testo, ha dichiarato più volte di essersi ispirato alla sua dipendenza da nutella ;-)




Dipendenza
Testo di Fiacchini D; Musica: Le Urla Sui Tetti
         
Sei la mia dipendenza,
non posso fare senza.
Sei la mia dipendenza,
non riesco a  stare senza.

Sei la mia vita, sei la mia rovina
Sei la mia morte, sei la mia regina
Sei il mio passo falso, sei la mia condanna
Sei la mia gloria,  sei la mia fogna.       

Sei la mia dipendenza,
non posso fare senza.
Sei la mia dipendenza,
non riesco a  stare senza.

Ti odio, ti odio, di un odio profondo
Ma poi ci ricado e sei la fine del mondo.
Ti odio, ti odio, di un odio profondo,
ma poi ci ricado e sei la fine del mondo.

Sei la mia vita, sei la mia rovina
Sei la mia morte, tu sei la mia regina.
Ti odio, ti odio, di un odio profondo,
ma poi ci ricado, e sei la fine del mondo

Sei la mia prigione (sei  la  mia dipendenza)
Sei la mia terra (sei la mia dipendenza)
Sei la mia pace (sei la mia dipendenza)
Sei la mia guerra (sei la mia dipendenza)
Sei aria che respiro (sei la mia dipendenza)
ma anche il mio tormento (sei la mia dipendenza)
Sei il sole che mi scalda (sei la mia dipendenza)
ma anche il mio  lamento (sei  la mia dipendenza)

… Sei il gelido vuoto che mi lasci dentro


16 gennaio 2015

4 - Traccerò in terra un cerchio

La più introspettiva canzone de Le Urla Sui Tetti. Scritta originariamente da Fabrizio nel 2008. Daniel ne ha riscritto parzialmente la seconda strofa nel 2012.
Traccerò in terra un cerchio è una ballata e parla della necessità di fermarsi, mettere un punto. Parla dell'urgenza vitale di ricominciare, prendere per mano la propria vita e ripartire, solo dopo aver fatto pace con se stessi, solo dopo aver sconfitto i propri fantasmi e dopo aver recuperato l'equilibrio che è stato perso. Il "cerchio" può certamente essere un luogo fisico ma prima di ogni cosa è uno stato mentale.
Il pianoforte di Manuel ha un ruolo di primo piano in questa canzone, dall'inizio alla fine. Gli archi che assieme al pianoforte costruiscono l'ossatura della canzone sono di un eccezionale quartetto: Matteo Frattini (violino),  Oscar Badioli (Viola), Daniela Moroncelli (Violoncello), Paolo Petrucci (Violino). Ringraziamo ancora questi splendidi musicisti a cui dobbiamo tanto se questa canzone suona bene come a noi pare! La chitarra acustica della versione da studio è stata suonata da Tommaso "Tompa" Conti.

Curiosità: le parti di testo curate da Daniel sono state scritte a Londra, dove si trovava per lavoro, nell'aprile del 2012. Daniel racconta di aver trovato l'ispirazione  tra le panchine di Holland Park e i tavolini di una delle Bakery di Covent Garden.

Ascolta Traccerò in terra un cerchio su SoundCloud


Traccerò in terra un cerchio
 Testo: Zottola F, Fiacchini D; Musica: Le Urla Sui Tetti

Traccerò in terra un cerchio,
riuscirò a chiudere il cerchio
dentro il quale poserò il mio corpo,
smetterò di restare fuori.
Allora tutto avrà di nuovo senso,
allora tutto sarà diverso,
andare e tornare lo so
è non saper restare.

Devo farlo in fretta,
non ho più il mio tempo
il tempo è diventato di tutti
ed ho perso il mio orizzonte sicuro.
Devo farlo prima che la crosta
mi ricopra gli occhi, mi tappi le orecchie, m'inghiottisca il cuore
m’inghiottisca il cuore.

Avrei dovuto tagliare a pezzi
le catene dei miei silenzi.
Avrei potuto guardare al cielo
lasciando andare ciò che non possiedo.
Ed ora, avrò le scarpe giuste?
Devo solo fare un salto
e poi le parole torneranno ad avere
il senso compiuto delle cose sensate.

Devo farlo in fretta,
non ho più il mio tempo.
Il tempo è diventato di tutti
ed ho perso il mio orizzonte sicuro.
Devo farlo prima che la crosta
mi ricopra gli occhi, mi tappi le orecchie, m'inghiottisca il cuore
m’inghiottisca il cuore,
m’inghiottisca il cuore,
m’inghiottisca il cuore.

Traccerò in terra il cerchio,
riuscirò a chiudere il cerchio.

15 gennaio 2015

5 - First class ticket ride


First class ticket ride è stata scritta da Daniel nel 2011, di getto, in buona parte nel corso di un pomeriggio. Daniel racconta spesso di aver scritto il testo durante un viaggio in treno, mentre era diretto a Firenze per motivi di lavoro. Stava viaggiando in prima classe e questo particolare deve aver scatenato la sua fantasia. La canzone parla di una persona cambiata, in peggio, una persona che ha smarrito umanità, che ha perso il rispetto per il prossimo. Il treno diventa quindi metafora della vita. Nel ponte che unisce il secondo ritornello al solo conclusivo di chitarra l'invito del narratore, rivolto al protagonista della canzone, è un avvertimento ed un consiglio: viaggia pure in prima classe, sappi però che arriverai al termine del tuo viaggio esattamente come tutti gli altri.
Questa è una delle canzoni su cui hanno lavorato i Seventy Less One nel corso del 2011 prima che quel trio si trasformasse, ampliandosi, ne Le Urla Sui Tetti.

Curiosità: la quinta canzone dell'album è una delle più amate dalla band. Chiude di regola ogni live dei LUST ed è l'unica canzone ad essere stata sempre suonata in ognuno degli oltre venti live eseguiti dal 2012 fino ad oggi.


First class ticket ride
Testo: Fiacchini D; Musica: Le Urla Sui Tetti

Quando eri giovane
guardavi con disprezzo
le anime perdute
e i vestiti firmati,
sentivi l'esigenza
di gridare al mondo
la tua indignazione
per le differenze.

Detestavi
le odiose dipendenze,
i cellulari in mano
come fossero droga.
Detestavi
gli eccessi,
l'incolmabile distanza
tra l'oro e gli stenti.

Eri quello che eri,
ma quello che eri era ieri,
mentre dici soddisfatto ormai:
"Viaggio solo in prima classe sai?" 
First  class ticket ride...

Ed ora sguardo
che tradisce sdegno,
tutto concentrato
sul tuo regno.
Trasudi indifferenza.
Dell'uguaglianza puoi fare senza.

Questa è storia
di vita quotidiana,
di anima smarrita
sotto i massi di una frana,
di tutto, di niente, del mondo,
delle vette più alte e del fondo.

Eri quello che eri,
ma quello che eri era ieri,
mentre dici soddisfatto ormai:
"Viaggio solo in prima classe sai?"
First class ticket ride...

Prendi quel treno, prendilo pure,
scegli il vagone migliore,
ma quando arriverai a destinazione
con decine di persone
ti accorgerai ben presto
che hai corso dietro al vento,
sei stato sullo stesso treno
e non sei arrivato primo.


14 gennaio 2015

6 - Nell'indifferenza


La sesta di Punti di luce nel vuoto è Nell'indifferenza.
"Cadono a terra corpi"... così esordiva lo speaker radiofonico nella rassegna stampa della mattina di un mese invernale del 2012... Quella frase suonava così musicale che in un attimo Daniel ha avuto l'idea di scrivere una canzone sull'indifferenza, descrivendola con frasi semplici, in grado di richiamarla. Daniel ha scritto il testo avendo in mente le crude immagini del barbarico eccidio dei minatori di Pretoria del 16 agosto 2012. L'ultima frase è invece riferibile alla situazione di degrado nazionale, sociale, politico e morale, che nello stesso periodo si percepiva distintamente ogni giorno. Quelle frasi si sarebbero perfettamente unite ad un giro di accordi e un riff di chitarra su cui Manuel, Daniel e Paolo avevano già cominciato a lavorare nel 2011, insieme al bassista Simone Savini e al cantante e chitarrista Marco Paialunga. L'idea della pausa musicale che separa terza e quarta strofa è stata di Davide "Dave" Orlando, cantante e chitarrista di Bliss e Monkey Fighters (Tribute band di Nirvana e Foo Fighters), quando nell'estate del 2012 sostituì il Blizzard al microfono dei LUST.



Nell’indifferenza
Testo: Fiacchini D. Musica: Le Urla Sui Tetti
  
Cadono a terra corpi,
crivellati di colpi nell’indifferenza.

Cadono sulle genti,
le bombe dei potenti nell’indifferenza.

Cade nel vuoto silente,
l’appello del sapiente nell’indifferenza.

Cade nell’indifferenza
un Paese e la sua decenza…

… maledetta indifferenza.